Gli ultimi due casi di suicidio del “Blue Whale Game” risalgono alla fine di febbraio 2017, le vittime due ragazze adolescenti: Yulia Konstantinova, 15 anni, e Veronika Volkova, 16, trovate morte a terra dei loro condomini.
Il Gioco della Balena azzurra, conosciuto come “gioco” del suicidio, avrebbe causato la morte di 130 adolescenti in sei mesi, ma di cosa si tratta? E’ un macabro gioco virtuale che coinvolge gli adolescenti ad affrontare sfide di pericolosità crescente in 50 giorni, prende il nome simbolicamente dallo spiaggiamento dei cetacei che, quando si smarriscono per diverse cause, si arenano sulla spiaggia lasciandosi morire per l’impossibilità di sopportare il proprio perso, per disidratazione o per occultamento dello sfiatatoio a causa dell’alta marea, così anche giovani adolescenti sofferenti si lascerebbero morire perchè non riuscirebbero a sopportare il peso delle proprie problematiche, incapaci di gestire disagio e conflitti.
Il “gioco” del suicidio arriva dalla Russia e Bedeikin Phillip, 21 anni, accusato di essere l’ideatore di questo horror game e di essere ammisnistratore di numerosi gruppi pro-suicidio sul social russo “Vkontakte”, si trova in carcere. Il motto del Blue Whale è “Questo mondo non è per noi, siamo figli di una generazione morta”.
I ragazzi si iscrivono, invitati dagli amministratori del gruppo, al “gioco” sul social russo “Vkontakte” e attendono l’assegnazione di un padroncino, il quale affida loro delle sfide come guardare per tutto il giorno film horror, svegliarsi nel cuore della notte per ascoltare canzoni strazianti, sino a prove sempre più pericolose come incidersi sul braccio una blanea blu per arrivare alla prova finale in cui vince chi trova il palazzo più alto e salta. Sui social vengono postate immagine di un treno in avvicinamento con slogan “Questo mondo non è per noi” oppure “Siamo figli di una generazione morta”.
Prima dell’ultima sfida, al cinquantesimo giorno, la maggior parte degli adolescenti hanno lasciato un ultimo post sui social, anche le ultime de vittime, conferma il Siberian Times, hanno pubblicato la foto di una balena blu con la parola “End” di Yula e “Il senso è perduto…fine” della sua amica Veronika
Giovani adolescenti con bassa autostima, vulnerabili, fragili ed insicuri diventano facile preda di soggetti manipolatori come Bedeikin, che in modo coercitivo fanno leva su sentimenti di inadeguatezza e svalutazione di questi ragazzi. Il gioco compenserebbe quel senso di vuoto e soddisferebbe, anche se in modo disfunzionale, il senso di appartenenza ad un gruppo, finalmente hanno qualcosa in cui credere, un’alternativa al loro mondo emotivo vuoto e sofferente
In una generazione dove la tecnologia fa da padrone, i social disinibiscono e amplificano a livello esponenziale vissuti di vuoto e malessere. Sono due i fattori che inciderebbero sulla questo fenomeno è sicuramente la difficoltà a controllare una rete così vasta e sullo stesso piano la difficoltà di comunicazione tra adolescenti e genitori, amici e altre figure di riferimento. In questo contesto la rete diventerebbe il canale più facilemente utilizzabile per sfogare il proprio disagio, malessere e sofferenza.
Gli adolescenti adescati sui social con frasi manipolatorie e coercitive su quanto siano speciali, vengono definiti “eletti”, si sentono finalmente compresi nelle proprie emozioni e bisogni, sentono che qualcuno è lì per loro ad asocoltarli e vedono nell’autolesionismo e nel suicidio un a forma di espressione del proprio esserci nel mondo, di provare emozioni ormai sopraffatte dal senso di vuoto della loro esistenza.
Il Blue Whale Game fa parte dei challenge, sfide con premio finale che si sono sviluppate, nella loro accezione negativa, negli Stati Uniti e che sono arrivate anche in Italia, come la “Clown Hysteria” che consiste nel travestirsi da pagliacci e spaventare le persone nascondendosi e appostandosi vicino alla fermata dell’autobus, in un parcheggio di un supermercato, dietro una siepe, facendo leva sulla courlofobia che accomuna diverse persone. Un altro challenge è chiamato “Knockout game” , sferrare un pugno in faccia ad un malcapitato sconosciuto totalmente ignaro, filmare e postare il video per incitare altri a fare di meglio. Altre sfide riguardano giovani che si fotografano con un treno in corsa alle spalle, che ha causato la morte di un giovane italiano, ed ancora l’eye balling una sfida in cui i ragazzi devono versarsi vodka o altri superalcolici negli occhi per raggiungere un senso di offuscamento psico-fisico veloce, il balconing, nata in Spagna, nel 2010 ha visto numerosi ragazzi gettarsi da balconi e finestre e il chocking ossia il tentare di soffocarsi volontariamente.
Cosa accomuna queste pratiche suicidarie?
- Mancanza di un senso di appartenenza
- Mancanza di riconoscimento del proprio sè, delle proprie emozioni e del proprio vissuto
- Bassa autostima
- Senso di malessere e vulnerabilità
- Sentimenti di inadegatezza e depressivi
- Incapacità di gestione dei conflitti
- Difficoltà di comunicazione
Cosa fare per prevenire e fermare il divulgarsi di queste pratiche?
- Conoscere questi fenomeni
- Comunicare con i ragazzi
- Interessarsi della loro vita sociale
- Essere presenti emotivamente
- Sia i genitori sia i giovani devono conoscere i meccanismi dell’adescamento per, i genitori, cogliere i segnali d’allarme e, per i giovani, evitare di essere intrappolati