Corso di Training Autogeno Superiore

Il Training Autogeno Superiore (T.A.S.) rappresenta secondo Shultz la naturale evoluzione del Training Autogeno di base.

Shultz affermava inoltre che “per poter affrontare l’esecuzione degli esercizi del ciclo superiore è indispensabile la perfetta conoscenza degli esercizi inferiori e la capacità di eseguirli in modo completo, rapido e sicuro”.

Con il T.A.S. si amplificano gli aspetti omeostatici consolidati con il Training Autogeno di base.

Attraverso la produzione di immagini in stato di autogenia avviene il recupero di materiale inconscio grazie alla stimolazione dell’emisfero destro, contenitore della creatività, intuizione e immaginazione fantastica ma anche della “memoria dell’organico” dove, come dice Schultz “l’individuo incontra se stesso soprattutto nel mondo delle sue reazioni primitive”.

Le immagini spontanee possono rappresentare:

  • i conflitti inconsci che difficilmente emergerebbero spontaneamente senza l’utilizzo di tali tecniche autogene.
  • le energie e risorse che sono silenti nel profondo e che possono essere recuperate per raggiungere il benessere psico-fisico, accrescere le proprie potenzialità e creare un’armonia tra i vissuti della propria personalità.

Attraverso i diversi esercizi la persona produce dei vissuti che, se correttamente interpretati, possono esplicitare importanti aree della personalità della persona stessa.

Il Training Autogeno superiore rappresenta il momento psichico del Metodo Autogeno e attraverso una sempre maggiore sintesi tra mente e corpo arriverà alla meditazione che permetterà di scorgere le proprie risorse intuitive più latenti.

Il percorso di Training Autogeno Superiore viene svolto solo individualmente e si compone di sette esercizi:

Primo esercizio

  • Scoperta del colore personale.
  • Ciascuno di noi ha un colore personale che rispecchia la propria tonalità affettiva, per cui grazie a tale esercizio la persona può avvicinarsi alla propria affettività.

Secondo esercizio

  • Lo Spettro Cromatico.
  • I colori rispecchiano, inibizioni inconsce, propensioni o atteggiamenti, per cui l’avvicinarsi o meno ad un colore è un modo per superare le resistenze e rendere più profonda l’emersione di contenuti psichici latenti.

Terzo esercizio

  • Visulaizzazione degli Oggetti Concreti nello spazio visivo dell’individualità.
  • Gli oggetti visualizzati sono legati ad emozioni, ricordi, contenuti inconsci che possono emrgere ed essere resi consapevoli alla coscienza.

Quarto esercizio

  • Visualizzazione di concetti astratti.
  • I concetti astratti come “amore”, “felicità”, “bellezza”sono legati alla risonanza interiore ad essi associata.

Quinto esercizio

  • Emersione di esperienze e stati d’animo.
  • Materiale inconscio ricco e significativo che può emergere dalle profondità della psiche.

Sesto esercizio

  • Visualizzazione di una persona.
  • Grazie a questo esercizio potranno emergere vissuti collegati ad un rapporto personale, molto significativi e forti.

Settimo esercizio

  • Il Dialogo con l’Inconscio (domande e risposte dall’inconscio). Possono essere risposte a domande poste dal terapeuta o a domande che il soggetto stesso si pone.
  • Grazie a questo esercizio il dialogo con l’inconscio diviene più profondo e porta all’evoluzione personale e all’autorealizzazione.